Stress e ansia sono sul punto di travolgerti?

Stress e ansia sono sul punto di travolgerti?

Giovanna è sempre stata una buona dormigliona ma per qualche strana ragione era da un po’ che non riusciva a fare una sana dormita. La sua vita scorre apparentemente allo stesso modo di qualche tempo prima, anzi, registra un aumento di gratificazioni in ambito lavorativo.

Ma niente, Giovanna non riesce proprio a dormire…

Non riuscire a dormire stress insonnia

Per gli altri è una persona di successo ma Giovanna sta cadendo a pezzi

Insieme alle gratificazioni, però, non tardano ad arrivare stress ed esaurimento, tanto che la soddisfazione si tramuta presto in infelicità. Si sente talmente tesa che il corpo è rigido e contratto; non le si può parlare, perché ogni parola è un pretesto per arrabbiarsi. Giovanna è scivolata in una spirale rovinosa che progressivamente le prosciuga energie e la vita stessa.

Se non hai voglia di leggere tutta la storia di Giovanna, clicca qui e ti dirò come ha posto rimedio, altrimenti…

Perché Giovanna non dorme?

Donna in carriera esaurimentoAveva sempre desiderato una buona carriera, lavorava… e non solo in ufficio. Pian piano, vedendo la sua efficienza e il senso di gratificazione che ne conseguiva, Giovanna cominciava a lavorare anche a casa. Rispondeva alle mail, coordinava il gruppo di lavoro via chat. Nel frattempo le cose da fare aumentavano e, di conseguenza, Giovanna cominciava a eliminare, dalla sua giornata, attività e impegni che potevano essere considerati meno importanti: poco alla volta limitò le passeggiate piacevoli con la famiglia, le telefonate all’amica, abbandonò il suo meraviglioso hobby.

Tutto questo per concentrarsi meglio su quello che reputava importante.

Con quelle rinunce, aveva progressivamente eliminato attività, cose e momenti che le nutrivano l’anima e la giornata. Si sente schiacciata dal peso dei doveri, di ciò che si deve fare, che la riducono a un’ombra di ciò che era. La spirale di malumore si fa sentire in famiglia, dove il rapporto con il marito comincia a incrinarsi, e nelle relazioni con gli amici, dal momento che le amiche la invitano sempre meno ad uscire, sapendo della sua necessità di adempiere ad altri impegni.

Senza la possibilità di dedicare del tempo alle persone a lei care e alle cose che le piace fare, Giovanna perde sempre più energie, creatività ed efficienza: finisce per non lavorare nemmeno più bene e a combinare sempre di meno e in più tempo.

Inoltre, comincia a provare sensi di colpa. Giovanna cerca di colmare un vuoto interiore con l’illusione di essere iperattiva, sempre sul pezzo, indispensabile. Costruisce un’immagine di donna impegnata con la quale sentirsi utile e riconosciuta (date anche le tante aspettative personali e familiari che l’avevano accompagnata nella sua vita e gli schemi di pensiero che risalivano alla sua storia). Attraverso questa immagine sperava di trovare rifugio dall’ansia che caratterizzava la sua vita e dai conflitti emotivi che rifuggiva ma… dentro, sta cadendo a pezzi. 

Naturalmente Giovanna è un nome di fantasia, ma la sua storia potrebbe essere la tua o quella di una persona che conosci.

Come venirne fuori?

Si sente sempre parlare di esaurimento, una condizione che trae linfa da uno stile di vita sociale che viaggia a ritmi frenetici ed esigenti. (ndr: il termine esatto per definirlo è nevrastenia)

Ne soffriamo tutti; chi più, chi meno. A fare la differenza però sono le risorse personali di adattamento, la sensazione di poter giovare di una rete di supporto di persone vicine, la capacità di fronteggiare le situazioni di vita e l’attitudine personale ad attribuire significati (positivi o negativi, in questo caso) agli eventi che si presentano.

“esaurimento nervoso”: sintomi

  • eccessivo affaticamento, irascibilità, svogliatezza
  • senso d’ansia e passività di fronte agli eventi della vita
  • difficoltà a concentrarsi e a mantenere l’attenzione focalizzata su un compito
  • sensazione di non avere una vita serena, non riuscire ad avere sane relazioni sociali, insicurezza
  • turbamento e fragilità emotiva
  • disinteresse verso se stessi e ciò che ci circonda
  • risposta corporea allo stress (numerose sono le correlazioni tra malattie somatiche e alti livelli di stress).

Tutti possono vivere momenti di forte stress ma sono più esposti coloro che hanno alle spalle una storia personale di ansia. Quando non si riesce da soli ad uscire da un periodo di forte stress, perché non cercare un alleato, una persona che può aiutarci a cambiare stile di vita?

Rivolgersi ad uno specialista può aiutare?

Psicologo per esaurimento nervosoEsaminare la realtà con più chiarezza può aiutarti ad intravedere una luce fuori dal tunnel. Inoltre un sostegno psicologico può risultare molto utile per:

  • potenziare il senso di padronanza e di controllo che ansia, stress e stanchezza hanno progressivamente ridotto e/o annullato;
  • per trovare energie per rivisitare il personale modo di vivere;
  • per lavorare sui sensi di colpa per ciò che non si riesce a portare avanti e su altri schemi di pensiero disfunzionali che alimentano la sensazione di dover essere sempre al meglio, sempre disponibili;
  • per individuare risorse personali e criticità;
  • per individuare modi più salutari di gestione delle situazioni che creano malumore, ansia, stress;
  • per interrompere circoli viziosi e spirali di pensieri che fanno scivolare in un disturbo d’ansia o depressivo più importanti.

Ma soprattutto per rimettere se stessi al centro della propria vita. 

Ti riconosci nella storia di Giovanna? Raccontami come ti senti, può essere il primo passo per iniziare a star meglio…

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