La depressione è un modo per proteggerci?
Per anni abbiamo considerato la depressione come una malattia, qualcosa di innaturale e da combattere. Ma cosa succederebbe se la depressione fosse, invece, una risposta naturale del nostro corpo a situazioni difficili? Una nuova teoria potrebbe cambiare il modo in cui comprendiamo e trattiamo la depressione.
Una nuova visione della depressione
Tradizionalmente, la depressione è stata vista come un problema mentale. Tuttavia, nuove ricerche suggeriscono che potrebbe essere una risposta del nostro corpo a situazioni percepite come minacciose. Immaginate il nostro corpo come un sistema di allarme che rileva pericoli. Quando siamo in pericolo, il corpo può attivare la risposta di “lotta o fuga”. Ma se il pericolo sembra insormontabile, il corpo potrebbe “spegnersi” per proteggerci, e questo stato è quello che chiamiamo depressione.
Esperienze umilianti, di violenza verbale o fisica, rifiuti da parte del gruppo dei pari, possono avere conseguenze se accadono in una fase vulnerabile dello sviluppo psichico. (Ostacoli, 2021). Anche il non essere preparati a un evento o una serie di event può portare all’ insorgenza di umore depresso,
La Teoria Polivagale
Secondo la Teoria Polivagale, sviluppata dal neuroscienziato Stephen Porges, il nostro sistema nervoso autonomo gestisce come rispondiamo alle minacce. Quando ci sentiamo al sicuro, ci sentiamo bene e connessi agli altri. Ma se percepiamo una minaccia che non possiamo affrontare, il corpo attiva una risposta di immobilizzazione, riducendo il nostro metabolismo e facendoci sentire letargici e disconnessi. Questo stato è alla base di molti sintomi della depressione.
Depressione: una risposta adattativa
Vedere la depressione come una risposta adattativa può cambiare radicalmente il nostro approccio. Invece di considerarla una debolezza, possiamo riconoscerla come un meccanismo di protezione. Questo riduce lo stigma associato alla depressione e offre una nuova comprensione di come supportare chi ne soffre.
Per superare la depressione, non basta rimuovere la minaccia percepita: è fondamentale che il nostro sistema nervoso percepisca sicurezza. La psicoterapia è uno strumento in cui recuperare una sensazione di sicurezza all’interno di una relazione innanzitutto umana, in cui ripristinare un senso di connessione. Se aumenta il senso di sicurezza e di competenza emotiva, si può investire, gradualmente, anche nel recupero di una connessione sociale, altro importante fattore di ripresa.
Riferimenti: https://cms.bps.org.uk/sites/default/files/2022-07/Understanding%20depression.pdf
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